CHI SONO IO?

Che cosa desidero?

Gennaio 2024

L’inizio dell’anno è sempre un momento di riflessione per me, e anche per molte altre persone, spopolano sui social video e foto di agende, vision board e chi più ne ha più ne metta. Prima di arrivare a scrivere i propri obiettivi, però, è necessario porsi delle domande sui ruoli che interpretiamo e che abbiamo fatto nostri fino a questo momento.

L’esigenza che riscontriamo tutti i giorni, il tema e il filo conduttore di molti incontri è, soprattutto per le donne, riconoscersi nei propri ruoli.

Il ruolo di madre, spesso è totalizzante, per alcune donne questo è piacevole, è il sogno di una vita, è la ragione per cui si è vissuto fino a quel momento, per altre donne, invece, è vincolante, ad incidere sono di certo anche fattori culturali e sociali. In quanto esseri sociali, per dirlo in maniera un po’ scientifica, ricopriamo diversi ruoli in diversi contesti, a volte questi ruoli si scontrano dentro di noi, come delle onde nel bel mezzo dell’oceano, ci fanno vacillare tra ciò che è giusto e ciò che riteniamo importante per noi. Essere madre, sì, ma essere anche figlia, moglie o compagna, lavoratrice ciascuna nel proprio impiego, amica, sorella. Come si fa a tenere tutto questo in equilibrio, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli, gli standard lavorativi sono alti, i priori genitori invecchiano e viviamo in un intreccio di relazioni a cui desideriamo dare il meglio di noi?

Non esiste una risposta univoca per tutti, ma il consiglio spassionato che ho imparato a dare a me stessa e a seguire in quei momenti di sovraccarico emotivo è di certo il: fermati e respira.

Il tempo è sempre troppo poco, i desideri sono grandi e gli impegni sempre tanti. Per questo l’importante non è sempre essere perfetti, ma essere veri. Mettere un momento da parte il superfluo, il cellulare, o i social e dedicare, anche se le ore sono poche, un tempo di qualità a ciò che sentiamo di desiderare di più.

Mettere da parte il senso di colpa e chiamare una baby sitter per uscire una sera a cena con il proprio partner perchè avete voglia di stare insieme, chiudere il computer nel momento in cui non riuscite ad essere concentrate perchè avete per la testa dei pensieri da condividere con un’amica, non vi farà sentire meno brave nel vostro lavoro. Ma semplicemente umane. Spendere 5€ per la spesa online a casa in quei momenti in cui proprio è impossibile uscire di casa, troppo stanche o semplicemente pigre, va bene.

Non abbiate timore, non rinunciate a desiderare un secondo bambino solo perchè qualcuno vi ha detto che poi il maggiore ne risentirà, o perchè avete la casa troppo piccola, o perchè il vostro capo vi guarderà come una che se ne vuole stare a casa a far nulla durante la maternità. 

Guardate voi stesse, non fatevi guidare dal giudizio degli altri o dal senso di colpa. Solo voi potete sapere come state, solo voi potete sentire quali sono le esigenze, solo voi potete conoscere i vostri desideri. Lasciatevi attraversare dalle emozioni che provate, che siano esse di paura o di euforia. Siate umane, siate autentiche!