Il mio bimbo NON DORME... e neanche io!

Marzo 2023

Quando diventerai genitore scordati di dormire come prima!

Quanti sono stati vittima di questa affermazione da gente che già era passata da qui, oppure da parte di persone che hanno letto su internet e, come spesso accade, hanno sentito la necessità di ragguagliarvi? 

Ma chi ha chiesto il loro parere? Ma, poi, sarà vero?

È innegabile che quando si diventa genitori ci sono tanti motivi per cui dormire è più difficile. Sono un buon genitore, sto facendo le cose nel modo giusto, come sarà da grande il mio bambino?

Quando ci si mettono i pensieri, poco possiamo farci, se non prendere un bel respiro, sincronizzarci con esso e concentrarsi sul corpo, sul suo rilassamento.

Se invece i tuoi sonni non sono tranquilli a causa dei continui risvegli notturni del tuo bambino, o di una messa a letto che ti strema, o ancora il ritmo del sonno veglia del tuo piccolo è tutti i giorni un enigma, allora sei nel posto giusto. 

Andiamo con ordine, e può sembrare un gioco di parole, per dormire bene e svegliarsi riposati serve ri-ordinare la giornata. 

Ma cosa c’entra la giornata, ti vedo, lo so che te lo stai chiedendo. Premesso che bisogna valutare caso per caso e noi siamo qui per questo, proviamo a dare delle linee generali utili a tutti. 

Un bambino al di sotto dei 3 anni deve avere una routine su tutta la giornata affinché anche il sonno vada bene. Senza entrare troppo nel merito della biologia, possiamo affermare che l’alternarsi dei diversi ormoni è l’indicatore da cogliere per una buona riuscita della routine. L’ormone che ci interessa principalmente è la melatonina, che si occupa della regolamentazione del ritmo sonno-veglia. Di conseguenza è fondamentale che nel momento del “picco di melatonina” il bambino venga aiutato e accompagnato all’addormentamento. Perché se il momento passa, o se il bambino è sovreccitato poco prima del picco, diventa una fatica per TUTTI, grandi e piccini!

Leggi questa routine, se ti ci ritrovi sei già a metà dell’opera, altrimenti questo è il punto di partenza. 

La sveglia di un bambino è tendenzialmente naturale e regolata dalla luce e dal buio, quindi non deve mai oltrepassare le 9. Per questo è meglio non far dormire i bambini al buio totale, ma di tenere sempre le tapparelle o le persiane leggermente aperte. O se preferite, potete aprirle alla mattina, usate la luce naturale e non la luce dei lampadari (risparmiate anche sulla bolletta!). 

Colazione, cambio dei vestiti, cura personale, e poi ognuno ha i propri impegni chi lavoro, la scuola, i giochi. Se parliamo di bambini di meno di un anno possiamo anche fare un pisolino prima del pranzo, facciamo verso le 11? L’attenzione è fondamentale, osservate che cosa succede, comincia a piangere, qualsiasi cosa gli proponete non lo fa star bene. Basta una mezzora, un’oretta e già le pile si son ricaricate! 

Dopo il pranzo si può giocare in modo tranquillo su un tappeto, con dei giochi morbidi, oppure si legge un libro, si attende la digestione e poi è bene riposarsi, per un bambino che ha fatto la nanna del mattino, quella del pomeriggio sarà comunque una nanna breve, di un’ora, massimo un’ora e mezza. Per un bambino più grande (1-3 anni ca.) si possono fare anche un paio d’ore di sonno. L’importante è che la nanna non vada oltre le 16, altrimenti destabilizza tutti gli orari del pomeriggio, primo tra tutti il momento della merenda che arriva dopo il sonno pomeridiano. Ancora giochi e attività, se si può stare all’aperto sfruttiamo i parchi, e le occasioni di scaricare il corpo dalle tensioni (pensate ad un adulto che va in palestra e seppur si affatica ne esce più sereno e meno stressato!).

Al rientro a casa, ci si prepara al momento della cena. Qui si apre il grande dilemma di quali sono le priorità della famiglia? Per un bambino al di sotto dei 3/4 anni la cena non può essere posticipata troppo, per questo se uno dei genitori arriva a casa alle 20 bisogna fare una scelta, che ciascuno di voi può valutare in consulenza con noi, se vi trovate in questa situazione! Meglio cenare tutti insieme, con una messa a nanna più tardi che coinvolge tutti, oppure far cenare i bambini e addormentarli, dividendosi i compiti per poi passare la serata con il proprio partner, mangiando e parlandosi con calma?

Vi lascio con questa suspense! Ma per farmi perdonare, vi regalo qualche piccolo consiglio. 

Prima di andare a dormire dedica sempre un po’ di tempo al gioco adulto bambino, lasciando che sia proprio il tuo piccolo a scegliere il gioco da fare, unica regola, giochi tranquilli: lettura di un libro, un puzzle o giochi da tavolo, un gioco simbolico (ad esempio mettere a nanna la bambola…). 

Avvisa sempre il tuo bambino che si avvicina l’ora della nanna, ma senza usare frasi come: tra poco devi dormire! Ma ad esempio: prima della nanna c’è un gioco che vorresti fare? Ti va se ci mettiamo sul letto a fare questo gioco così intanto puoi mettere il pigiama? Se ti va possiamo leggere un libro sdraiati vicini.

E se il tuo bambino non è ancora pronto per fare la nanna nella cameretta da solo, facciamo sempre un passo alla volta, ad esempio dal lettone al lettino in camera di mamma e papà. Una luce notturna, un particolare peluche dedicato solo alla nanna, l’utilizzo del passeggino per alcuni momenti di relax della giornata. Costruire insieme quello spazio, come la scelta delle lenzuola!

Ricorda che più un bambino è stanco e più sarà difficile addormentarlo, ma non solo, sarà anche un riposo meno efficace e con più risvegli. E se tu, nel momento della messa a nanna non sei tranquillo, parla con il partner, dividetevi i compiti, trovate un compromesso!

È importante, se non fondamentale, che un bambino si riposi bene, perché solo così la sua giornata sarà una buona giornata! E di conseguenza anche la tua!